domenica 3 settembre 2017

La verità del ghiaccio - Dan Brown

Voto: 3/5

Data: Agosto 2017

Commento:


Lo ammetto, a me "Il codice da Vinci" fa proprio schifo.

Una volta, appena conosciute, una cognata mi disse:
"Ah, ti piace leggere?! Anche a me! Il mio romanzo preferito è un libro ricco di colpi scena, adesso non mi ricordo il titolo, ma c'è quel nome famoso... è bellissimo comunque. È un romanzo storico".

"È il codice da Vinci."

"Sìiiii... ma come hai fatto ad indovinare?"

"Mah, non lo so..."

Ecco, io l'ho pure letto IlCodiceDaVinci e pensavo di averla chiusa là con Dan Brown. Per sempre.
A me non andava proprio giù 'sto biondo americano paraculo che per vendere libri s'era inventato 'sta storia di Gesù e Maria Maddalena. E, come se non bastasse, aveva dovuto scomodare pure Leonardo da Vinci impelagandolo in un giro di massoni infoiati di orgie a scopo rituale.

Per colpa di una convalescenza da passare a letto e per colpa della cognata di cui sopra, mi arriva sottomano questo libro, "La verità del ghiaccio".
Non avevo molta voglia di pensare e neanche di leggere, a dir la verità. L'ho iniziato quasi per caso, più per sfuggire alle chiacchiere incessanti di chi viene a trovarti che per altro.

Tutto era meglio di dover passare metà dell'estate dentro casa, con busto e collarino (e frasi idiote). Anche un romanzo di Dan Brown.
Che mi è anche piaciuto alla fine, in particolare per l'ambientazione, in piena campagna presidenziale americana. Tra i segreti della Casa Bianca e quelli della Nasa, seguiamo le vicende di Rachel, una specie di Ivanka ma senza puzza sotto il naso, che ha il padre, Trump sputato, che concorre per la vittoria. Peccato che lei lavori per la concorrenza, che ha appena fatto una sensazionale scoperta che potrebbe influenzare il risultato elettorale, un meteorite contenente dei fossili alieni.

Quando parla dei fatti di casa propria, 'sto biondo mi sta quasi simpatico. Bravo, 6+.

Dopo di te - Jojo Moyes


Voto: 4/5

Data: Gennaio 2017

Commento:

Il primo romanzo terminato nel 2017 è anche l'ultimo libro che pensavo di leggere. Non amo i seguiti neanche al cinema, cos'altro c'era bisogno di aggiungere alla storia di Io prima di te? Eppure l'ho inserito nella mia wish list di anobii, più per un bizzarro desiderio di chiudere il cerchio che per altro. E mi sono dovuta ricredere: è stato bello ritrovare Louisa Lou Clark.

Lou alle prese con la figlia mai-vista-e-conosciuta di Will.
Lou alle prese con un nuovo amore, il paramedico Sam.
Lou alle prese con un lavoro in un bar deprimente.

Nonostante sia piuttosto improbabile che nella vita di qualcuno piombi così, all'improvviso – tanto da far cadere te, dalle nuvole – la figlia adolescente e problematica del tuo ex morto e sepolto. E sia piuttosto improbabile anche iniziare una storia proprio con chi ti ha salvata, quando sei caduta, senza neanche troppi danni, dall'ultimo piano di un palazzo. E ancora più improbabile, sopratutto in questi tempi di crisi, di riuscire a piegare il tuo capo e le sue logiche di marketing aziendale e, riuscire ad ottenere anche una promozione. Ecco, nonostante questo, ci si immedesima nella storia di Lou Clark, nei suoi pensieri, nelle sue paure, nelle sue emozioni. “Qualche volta penso alla vita delle persone che mi circondano e mi chiedo se siamo tutti destinati a lasciare una scia di danni dietro di noi. Non sono solo mamma e papà a incasinarti la vita.”

Quasi le vuoi bene ad un personaggio così, una Wonder Woman con le calze da ape che non sa di essere forte e proprio per questo ti piace, perché si vede imperfetta, insicura, nonostante sappia tirar fuori delle battute dissacranti nei momenti più impensati. 

Gli inganni del cuore - Danielle Steel

Voto: 3/5

Data: Agosto 2017

Commento:

QUELLO ERA ALLORA. QUESTO E' ADESSO*

Mai avrei pensato di leggere un romanzo di Danielle Steele. Mai.

Questo libro mi è capitato sotto mano mentre ero a casa di una cognata. La trama, a dir la verità, mi è parsa interessante. Metti anche che per una sfida letteraria dovevo leggere un romanzo rosa e così ho pensato: leggiamo questo, magari mi faccio due risate. [Che io volessi farmi due risate anche alle spalle di mia cognata, non è affatto vero, ci tengo a precisarlo!]

Colpa mia, non ho mai associato i libri della Steele alla mia idea di letteratura. Non ho mai indagato sul genere, l'ho catalogata spazzatura e, via per la mia strada. Ma i pregiudizi sono sempre un errore. Sempre.

Questo libro è stato importante per due motivi. Innanzitutto mi ha ricordato il piacere per la lettura che può provare solo un lettore alle prime armi, quando il libro è scoperta, meraviglia, innamoramento al di là di qualsiasi trama e storia tratti. È la scoperta di poter essere felici da soli, dentro alla propria testa.
Con la sua semplicità, questo romanzo è riuscito a farmi ricordare quel piacere.

Il secondo motivo è ancora più importante. Perché è un libro che parla alle donne, quelle donne vittime di una storia che è tutto fuorché amore.

Hope è una donna realizzata, ha alle spalle un passato doloroso che ha saputo superare, grazie soprattutto alla sua interiorità e al suo mestiere, è una fotografa di successo. Le capita, un giorno, di dover fotografare Finn, uno scrittore affermato. Tra i due nasce una storia fatta di confessioni e di passioni in comune, di complicità, di desideri reciproci. Una storia quasi perfetta. Tranne per il fatto che Finn è un sociopatico ed è tutto tranne quello che ha raccontato a Hope.

* una formula dei monaci buddisti ripetuta nel romanzo da Hope.

Estratto:

*<<Qualunque sia la verità, basta che tu me la dica. Devi dirmela. La verità non è mai brutta come una bugia. Una sola bugia può rovinare una relazione. La verità fa male soltanto per un minuto.>>